La coltura del pistacchio, conosciuta come l’oro verde è prodotta in molto paesi, primi tra tutti Stati Uniti e Iran ma anche in Italia, Spagna, Turchia, China e Grecia. Scopriamo insieme come coltivarlo al meglio.
Pistacchio: le caratteristiche
Originario del medio-oriente, il pistacchio (Pistacia vera) è una pianta che può arrivare fino ai 11-12 metri e che raggiunge l’età di 300 anni. Il frutto è una drupa a guscio sottile e duro, contenente il “vero” pistacchio, il frutto dal colore verde. In Italia viene coltivato principalmente in Sicilia ma sono in crescita i pistacchieti in Basilicata, Calabria, Puglia e Sardegna.
Suolo e clima
Il pistacchio è una pianta resistente alla siccità e agli sbalzi di temperatura. La pianta per crescere al meglio richiede un inverno freddo e un’estate secca. L’inverno freddo aumenta esponenzialmente la fioritura dopo il periodo di inattività invernale mentre l’estate con alte temperature e bassa umidità ci aiuta a controllare il diffondersi di funghi e malattie sulla pianta. Il pistacchio è amante dei terreni poveri e ben drenanti.
Lo sviluppo della pianta è determinato dalla tipologia di suolo e dalle radici. Queste sono solitamente formate da una radice principale (fittone) e da un sistema radicale più profondo utile alla pianta per reperire acqua e minerali.
Fioritura
L’arbusto di specie dioica, ha solo fiori femminili o maschili. Aspetto da tenere in considerazione soprattutto durante la disposizione delle piante all’interno dell’impianto. La fioritura avviene solitamente tra metà aprile e inizio maggio e l’impollinazione è anemofila cioè dovuta al vento.
I frutti
I frutti del pistacchio sono delle piccole drupe di forma ovale e allungata, riuniti in grappolo. Il frutto è ricoperto da un mallo esterno di colore verde-rossastro.
Il sesto d’impianto consigliato è di 5x5m se non di 6x7m, ossia 5 o 6 metri di distanza tra piante e file. Consigliato mettere a dimora le piante tra fine febbraio e fine marzo, alternando individui maschili a quelli femminili. La fioritura del pistacchio avviene nel mese di aprile mentre la raccolta viene fatta tra settembre e ottobre. In determinate condizioni il pistacchio produce il frutto ogni due anni ed è questo il caso del pistacchio di Bronte che viene coltivano in una situazione di estrema aridità e con temperature altamente variabili. Molti metodi irrigui possono essere utilizzati sul pistacchio ma l’irrigazione localizzata risulta essere una delle migliori.
Irrigazione di precisione sul pistacchio
La disponibilità idrica è fondamentale, soprattutto negli impianti giovani dove è opportuno irrigare già dai primi caldi (le piante fino agli 8 anni hanno un’esigenza idrica compresa tra i 1200-1800 litri di acqua per anno) per assicurare un maggiore sviluppo della pianta.
Si richiede una certa attenzione a non somministrare troppa acqua, altrimenti raccoglieremo frutti grandi ma con meno sapore. Il pistacchio tollera la siccità ma meglio prevedere un impianto di irrigazione a goccia per evitare assenze importanti.
Durante i primi anni è consigliata fare della pacciamatura, utile anche in caso si abbia limitata possibilità di irrigare, per mantenere il terreno umido.
I benefici dell’irrigazione a goccia sul pistacchio
- un adeguata irrigazione ci permette di bilanciare correttamente la fornitura di acqua e sostanze minerali riuscendo quindi a sviluppare uniformemente la produzione di pistacchio anno dopo anno;
- uniforme crescita delle drupe sulle piante e migliore qualità di esse;
- raccolto e qualità vengono incrementati grazie ad un continuo apporto di nutrimento;
- l’apparato radicale cresce rapidamente, riducendo la sensibilità ai cambiamenti climatici.
La prima raccolta di pistacchi viene fatta dopo circa 6 anni dalla semina mentre il raccolto completo si raggiunge dopo 12-15 anni. Le esigenze idriche sono fondamentali nei primi anni per un corretto e completo sviluppo mentre negli anni successivi per una capacità produttiva alla massima efficienza. Si calcola che nel mese di luglio, date le condizioni climatiche attuali nel bacino mediterraneo, la pianta necessita di circa 6mm di acqua al giorno.
Irrigazione di precisione
Con l’irrigazione di precisione facciamo riferimento a micro irrigazione e irrigazione a goccia: l’acqua viene erogata sulla pianta ad una bassa pressione e con un’efficienza fino al 95%. Analizziamo insieme le principali soluzioni per irrigare il pistacchio:
- micro-sprinklers: sistema poco soggetto all’occlusione e irriga una vasta area, è consigliato mettere il gocciolatore tra due piante facendo attenzione che non bagni le foglie. Lato negativo di questo sistema è quello di trattenere umidità con il rischio di malattie per le nostre piante;
- Sub-irrigazione: buon sistema irriguo per irrigare direttamente le radici, riducendo le perdite. Il sistema richiede di essere interrato in inverno sottoterra con ingenti lavori e investimenti sia pre che durante la stagione nel caso ci siano rotture;
- Irrigazione a goccia: migliore sistema di irrigazione per il pistacchio vista l’efficienza e anche la possibilità di unirvi la fertirrigazione.
Visto il sesto d’impianto consigliato e vista la richiesta di acqua da parte della pianta, è consigliato posizionare due linee di ala ogni fila. Riguardo la distanza tra i gocciolatori dipende tutto dalla tipologia del terreno, si consiglia una distanza di 30-50cm con una portata di 2l/h. Una bassa portata faciliterà la dispersione dell’acqua graduale alle radici. Questo sistema, risulta essere il migliore in relazione a gli altri due.
Quale il miglior sistema da scegliere?
Prima considerazione il suolo, seconda l’acqua esaminando luogo della fonte, disponibilità e qualità di essa che può incidere negativamente sull’intero sistema.
Considerando il fatto che ogni progetto è a se, non c’è un sistema perfetto da poter scegliere a priori ma una volta analizzati i vari aspetti in anticipo e la possibilità di investimento, noi consigliamo di procedere con un irrigazione a goccia.
Efficienza irrigua al 95%, possibilità di utilizzare fertirrigazione e aumento capacità produttiva solamente alcuni dei vantaggi che possiamo annoverare a favore di questa tecnica che richiede anche un equo investimento in fase di rifacimento dell’impianto.
L’impianto può essere strutturato con ala gocciolante, che ci permette di mantenerlo attivo per più anni senza dover ogni anno rifare l’impianto e ci garantisce un’efficienza continua. Questa soluzione efficiente per i primi anni di vita in cui le piante necessitano grandi quantitativi di acqua, ci dà anche la possibilità di ottimizzare il layout del nostro pistacchieto.
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