canapa irrigazione

La coltivazione di Canapa, è sicuramente la coltivazione più discussa a livello mondiale. Grazie ai suoi molteplici utilizzi oltre che alla sua elevata reddittività è anche in fortissima espansione.

La produzione commerciale della canapa si sviluppa nel 18° secolo, principalmente per la fabbricazione di tessuti resistenti e di corde per uso marittimo. La canapa è comune nell’area mediterranea e centro europea, in suoli sabbiosi e paludosi dove risulta difficile coltivare altro.

Molti governi locali sia a livello europeo che mondiale, hanno recentemente riconosciuto la canapa come pianta di interesse farmaceutico, tessile e alimentare definendone così la legalizzazione alla coltivazione e alla produzione principalmente come prodotto agricolo.

Diverse tipologie di canapa: quali i suoi utilizzi

Diverse varietà di cannabis sono presenti sul mercato: solitamente quella coltivata in campo aperto viene utilizzata in bioedilizia, produzione di carta e tessuti e il suo valore commerciale è relativamente basso: poche decine di euro al quintale inoltre i periodi di coltivazione seguono i normali cicli stagionali, da marzo a settembre e ci offrono solamente un raccolto l’anno. La canapa in indoor dal canto suo è particolarmente indicata per utilizzi medici e alimentari, con una reddittività molto superiore a quella coltivata outdoor che raggiunge fino a 1500€/kg.

La canapa può essere quindi coltivata sia Indoor che outdoor ma quali sono le principali differenze? Scopriamole:

LA COLTIVAZIONE OUTDOOR: perché sceglierla

Per coltivazione “outdoor” si intende la classica coltivazione a campo aperto. Sono necessari grandi spazi per garantire alla pianta una crescita il più naturale possibile. È questa la soluzione più economica per una produzione su larga scala (ma anche la più rischiosa visto il rischio legato ad eventi atmosferici che potrebbero rovinare la coltura).

I Vantaggi della coltivazione OUTDOOR:

  • Semplicità nella coltivazione inoltre il clima italiano risulta essere il migliore per la sua crescita e il suo sviluppo.
  • Economicità della coltivazione. Non sono infatti necessari impianti di ventilazione o lampade che nella coltivazione indoor devono ricreare un ambiente fatto di umidità, luce e sostanze nutrienti presenti invece in ambiente naturale

Gli Svantaggi della coltivazione OUTDOOR:

  • Incertezza di raccolto dovuta a:
    • agenti atmosferici quali pioggia, vento, neve, grandine che espongono il coltivatore al rischio di perdita del raccolto;
    • Muffe e parassiti che potrebbero attaccare il raccolto e la sua qualità, svalutandone il valore finale;
    • Impollinazione: l’infiorescenza della cannabis rappresenta la parte più pregiata. L’essere impollinata ne riduce qualità e quantità del raccolto e quindi il valore di commercializzazione.
  • Molta manodopera è necessaria in quanto durante una stagione molti interventi specifici sono richiesti e questi devono essere eseguiti esclusivamente a mano pianta per pianta.

LA COLTIVAZIONE INDOOR: vantaggi e svantaggi

La coltivazione “indoor” dal canto suo ci permette di avere un controllo totale dell’ambiente di coltivazione con una riduzione quasi pari a 0 di malattie e rischi di perdita del raccolto dovuta ad agenti esterni e non controllabili oltre che una crescita rapida e ciclica grazie al controllo del clima con riduzione del tempo di coltivazione da 7 a 3 mesi circa.

Gli svantaggi della coltivazione INDOOR:

  • Elevati costi di produzione per la gestione e la manutenzione dell’impianto nella sua totalità quindi impegni di tempo maggiori derivanti dalla necessità di porre maggiore attenzione rispetto alla coltivazione outdoor.

I benefici dell’irrigazione a goccia sulla produzione di canapa in campo aperto

Visti i pro e i contro dei due metodi coltivi, e prendendo in considerazione la coltivazione outdoor come la più diffusa possiamo asserire che non bastano solo acqua e sole per ottenere ottimi risultati nella coltivazione di cannabis ma uno degli elementi chiave è sicuramente un corretto e ben strutturato impianto irriguo affinché la coltivazione si sviluppi regolarmente e uniformemente ma anche per una massimizzazione nella produzione stessa. Ma quale sistema irriguo scegliere?

Con l’irrigazione a goccia, le piante annuali, riceveranno piccole e frequenti quantità di acqua direttamente sulla radice fornendo l’umidità necessaria per la germinazione, la crescita e lo sviluppo minimizzando sprechi e inefficienze.

Qui i principali vantaggi dell’irrigazione a goccia sulla produzione di canapa:

  • Migliore germinazione, crescita e resa delle colture visto la costante umidità;
  • Gestione efficace ed efficiente delle nostre risorse irrigue;
  • L’irrigazione localizzata permette di bagnare li dove è necessario per una buona crescita delle piante;
  • Fertirrigazione: i nutrienti necessari alla cannabis possono essere iniettati direttamente alle radici, massimizzando efficacia e risparmio di tempo e costi;
  • Riduzione della crescita indesiderata di erbe infestanti.

La manichetta gocciolante dovrà essere stesa sul campo subito dopo la semina in modo da poter agire subito con brevi cicli di irrigazione sulle sementi, garantendo un terreno soffice che favorisce il germogliamento. Da studi fatti in passato si è riscontrato come se questa pratica non fosse eseguita, il 50% di nuove piantine non germogliava.

L’irrigazione poi dovrà essere strutturata in cicli fino alla raccolta. Questa, dovrebbe essere sospesa circa 10 giorni prima della raccolta per ridurre adeguatamente il contenuto di umidità in vista del processo di essicazione. La microirrigazione si rivela così la migliore tecnica di irrigazione per la coltivazione di canapa, con ottima produttività ed efficienza anche con acqua non propriamente filtrata.

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