Uno studio dell’Università di Torino ci spiega qual’è il migliore sistema irriguo per l’irrigazione del mais, una delle colture più diffuse a livello mondiale e con rendite al di sopra di 10t/ha sul territorio italiano.

La coltura del mais

Il mais, della famiglia delle graminacee, è stato scoperto in America ed è oggi uno dei cereali più diffusi sia nell’agricoltura industrializzata che nelle nostre coltivazioni.

I maggiori produttori mondiali di granoturco sono Stati Uniti (37%) e Cina (21%) mentre in Europa i maggiori produttori sono Germania, Francia e Polonia con una resa media di 5,2 t/ha. Il mais, risulta essere il cereale più coltivato rispetto ad altre colture cerealicole ed è una delle principali colture italiane con rese al di sopra di 10t/ha e 45 milioni di tonnellate annuali.  La coltura viene principalmente coltivata in pianura padana.

Clima. Il mais, di origine tropicale, teme gelate e freddo eccessivo ma anche estremo caldo e aridità. Il seme richiede 12° per germinare e almeno 18° per la fioritura.

Terreno. La pianta richiede un terreno drenante e ricco di nutrimenti. Il terreno prima della semina deve essere vangato in profondità ma non è necessario che sia affinato eccessivamente. Questa lavorazione profonda del terreno fa si che il granoturco sia considerato coltura di rinnovo e può avvicendarsi nel nostro orto a gran parte degli ortaggi.

Semina e sesto d’impianto. La semina in pieno campo deve avvenire in primavera inoltrata quando le temperature si innalzano leggermente. Il seme va posizionato almeno a 2 centimetri in profondità con distanze tra loro di circa 15cm.

Le piante di mais vanno idealmente posizionate a 30/40cm l’una dall’altra e ad un mezzo metro tra le file.

La pianta. Sarchiature periodiche sono consigliate visto il proliferare di erbe infestanti.  Il granoturco necessita di essere irrigato, in misura crescente a partire dalla fioritura, affinché il terreno non si secchi. Per ridurre la richiesta irrigua può essere utilizzata della pacciamatura.

Dopo circa sei mesi dalla semina il mais viene raccolto. Un consiglio: gli zuccheri nel chicco diminuiscono all’aumentare delle temperature quindi per un raccolto dolce è consigliato raccogliere le pannocchie la mattina. Lasciando seccare il chicco sulla pianta questo potrà essere macinato per ottenere farina di polenta oppure potrà essere trasformato anche in pop corn.

Fabbisogno irriguo della coltura

Come indicato precedentemente il mais va irrigato sin dalla messa a dimora ma in quali quantità? Tutto dipende da parametri climatici, terreno e altri variabili legate alla coltura che dovranno essere studiate prima della messa a dimora. In media la pianta necessita di 60mm di acqua durante il suo intero ciclo vitale. Il periodo di maggiore sensibilità del mais va da 15-20 gg prima della fioritura a 30 gg dalla fioritura e uno stress idrico in questo periodo porta a riduzioni di resa del 50-60%.

L’irrigazione a goccia sul granoturco ci aiuta a ridurre il rischio di stress idrico non solo nel periodo critico di fioritura ma anche nelle settimane successive grazie ad un utilizzo coerente delle risorse a nostra disposizione. Vediamo qui di seguito un confronto realizzato dall’Università di Torino, tra costi ed efficienza dei quattro sistemi irrigui più utilizzati sul granoturco: Irrigazione a scorrimento, con pivot, con rotolone, irrigazione localizzata.

Tipologia di Irrigazione –>A SCORRIMENTO CON PIVOT CON ROTOLONELOCALIZZATA
Efficienza Irrigua0.60.850.751
Costi200€/ha250€/ha350€/ha600€/ha
Voce più costosaManodopera (30% del totale)Ammortamento (50% del totale)Spese energetiche (40% del totale)Manichette (50% del totale)

 

Dall’analisi risulterebbe il Pivot il migliore sistema dal punto di vista agronomico ed economico ma purtroppo questo tipo di irrigazione difficilmente si adatta alle nostre realtà territoriali.

L’irrigazione localizzata con la manichetta, pur avendo costi più elevati risulta essere la soluzione vincente con ridotta disponibilità irrigua e su terreni difficili e non uniformi. Questo sistema irriguo, presenta costi equi supportabili dalla coltura e si adatta facilmente alla nostra realtà terriera, aiutandoci ad aumentare rese e qualità del raccolto.

Inoltre gli studi dimostrano come la manichetta, abbinata alla fertirrigazione determina un vantaggio produttivo di circa un 10% rispetto a scorrimento e aspersione oltre ad un risparmio quantitativo del 45% di acqua.

Irrigazione localizzata sul mais: consigli

L’irrigazione a goccia ci aiuta ad aumentare rese e qualità del nostro mais considerando l’aumento delle temperature degli ultimi decenni, fatto che implica una sempre maggiore richiesta irrigua da parte della pianta.

L’irrigazione localizzata, rispetto all’irrigazione per scorrimento ci permette di fornire la giusta quantità di acqua e fertilizzante (se richiesto) senza sottoporla a stress idrico.

Valducci consiglia manichette gocciolanti distanti tra loro circa 1.5m (ogni due file) con distanza tra i gocciolatori di 0.3m e portata di 1.0 l/h. Una volta calcolata la capacità irrigua dell’impianto, questo valore dovrà essere diviso per il valore dell’evapotraspirazione giornaliera così da ottenere le ore necessarie per l’irrigazione ideale.

Scopri di più su come impostare il tuo campo di mais qui –> filtri

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